sabato 1 marzo 2014

San Carlo alle Mortelle,quel buco nero senza fine




Sono passati più di quattro anni da quando una grande voragine si aprì nel mezzo della storica chiesa del centro antico di Napoli, sancendone la chiusura. Un convegno fa il punto sul restauro
NAPOLI - Sono passati più di quattro anni da quando una grande voragine si aprì nel bel mezzo della chiesa di San Carlo alle Mortelle, e da allora lo storico edificio religioso è rimasto chiuso facendo cadere nel degrado anche tutta la zona circostante.
La Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa, questa mattina, ha accolto una iniziativa organizzata dalla associazione Futura e dal Blog San Carlo alle Mortelle di Antonio Salzano per fare il punto della situazione delle opere di ripristino e di riqualificazione del territorio e per chiedere ancora una volta che ne sia recuperata la memoria storica e culturale. A prendere la parola, fra i primi, è stato Mario Di Costanzo, responsabile della formazione socio politica della Diocesi di Napoli che ha posto l’attenzione sull'importanza della presenza e della vita della parrocchia sul territorio come elemento di aggregazione e di riferimento in particolare per i bambini e i giovani. L'architetto Salvatore Russo del Provveditorato alle Opere Pubbliche, responsabile del progetto di restyling della chiesa, ha illustrato gli interventi effettuati per porre in sicurezza la struttura e ha indicato l’inizio della prossima estate come data per l’avvio della successiva tranche di lavori. Coordinati da Antonio Salzano, sono seguite le relazioni di Francesco De Notaris dell’Assise di Palazzo Marigliano che ha sottolineato la necessità di intervento sul centro antico e in genere sulla valorizzazione dei Quartieri Spagnoli mentre l’architetto Gianni Vigilante, che ha realizzato in città per conto del Comune i più bei recuperi di piazze e strade del centro antico, ha illustrato una ipotesi di intervento che richiederebbe un impiego modesto di risorse. In conclusione, Nino Daniele assessore alla Cultura del Comune di Napoli ha aderito alla richiesta di celebrare degnamente il prossimo settembre il Centenario della nascita dello scrittore e letterato Antonio Altamura che nacque e visse per lunghi anni nello storico palazzo di fianco alla Chiesa dove visse a lungo anche il pittore Domenico Morelli.
Bata

01/03/14

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