martedì 26 aprile 2016

L'Assessorato alla Cultura interviene per la targa in ricordo del Pittore Domenico Morelli

In occasione dell'apposizione della targa per la celebrazione del centenario della nascita del letterato Antonio Altamura con l'intervento del Sindaco de Magistris sulla facciata del palazzo storico civico 7 di piazza S.Carlo alle Mortelle, notammo lo stato di trascuratezza di quella in ricordo del Pittore Domenico Morelli, vissuto anch'egli nello stabile per alcuni anni, posata nel 1901, anno della sua morte.

Nella speranza che i lavori previsti per la tinteggiatura della facciata avessero inizio, con l'Associazione Futura decidemmo di non attivarci per la pulizia della targa.

Trascorso oltre un anno, lo scorso 8 Aprile ci siamo rivolti all'Assessore alla Cultura Nino Daniele affinchè intervenisse presso la Società Napoli Servizi per un intervento relativo alle due targhe.

Dopo quattro giorni l'Assessore ha interessato la Società e noi abbiamo inviato email anche all'Amministratore Unico della Società Dott. Domenico Allocca che ha provveduto in questi giorni, ci riferiscono alcuni cittadini, ad inviare una squadra che ha cominciato il lavoro, sospeso a causa del maltempo.

Nel mentre restiamo in attesa del completamento dell'intervento, unitamente ad Ezio Aliperti, Presidente dell'Associazione Futura, ringraziamo della consueta disponibilità l'Assessore Daniele e il Dott. Allocca per il fattivo e sollecito interessamento.
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Domenico Morelli (Napoli7 luglio 1823[1] – Napoli13 agosto 1901) è stato un pittore e politico italiano.
Considerato uno dei più importanti artisti napoletani del XIX secolo, fu senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura
Figlio adottivo di Francesco Soldiero e di Maria Giuseppa Mappa, nel 1848 Domenico Soldiero aggiunse il cognome Morelli per poi assumerlo come unico.[1] Iniziò a frequentare l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1836 e i suoi primi dipinti furono improntati all'ideale romantico, con numerosi influssi medievali (fu ispirato in particolare dal poeta inglese Byron).
Nel 1848 vinse un concorso che gli permise di recarsi a studiare a Roma dove, dopo aver preso parte ai moti del 1848, fu incarcerato per un breve periodo.
Nel 1850 visitò Firenze dove ricevette il suo primo riconoscimento pubblico per la sua opera Gli iconoclasti. Nel 1855 partecipò, insieme aFrancesco Saverio Altamura e Serafino De Tivoli, all'Esposizione Universale di Parigi e, di ritorno a Firenze, prese parte ai dibattiti dei macchiaioli sul realismo pittorico, ciò che lo condusse gradualmente ad assumere uno stile meno accademico e maggiormente libero, soprattutto nell'uso del colore; secondo i critici della pittura napoletana, la sua arte fonde verismo e tardo-romanticismo a modelli neoseicenteschi.
Negli anni sessanta, ormai tra i pittori italiani più conosciuti della sua epoca, fu nominato consulente del museo nazionale di Capodimonte relativamente alle nuove acquisizioni di opere, portando così il suo contributo alla gestione delle collezioni d'arte.
Nel 1868 ottenne la cattedra d'insegnamento all'Accademia (dove aveva studiato), mutuando il suo interesse ai temi religiosi, mistici e soprannaturali; infatti, di questo periodo è uno dei suoi lavori più celebri, l'Assunzione del Palazzo Reale di Napoli.
Fu anche uno degli artisti che collaborarono alle illustrazioni della Bibbia di Amsterdam (1895) e, dal 1899 sino alla morte avvenuta nel 1901, fu direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.(Wikipedia)

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